AMOR VACUI – Martina Merlini – Presentazione dell’opera
AMOR VACUI
Martina Merlini
Presentazione dell’opera
28 gennaio 2025 h. 18.00 – 22.00
C/O SuperOtium
via Santa Teresa degli Scalzi, 8 – 80135 Napoli
Il 28 gennaio 2025 alle h.18.00 presenteremo l’opera Amor Vacui di Martina Merlini realizzata in seguito all’omonima residenza tenutasi nel a gennaio 2024 presso SuperOtium con il Matronato del Madre.
L’opera è il risultato di una mappatura visiva, percettiva e concettuale del vuoto a Napoli.
Partendo infatti dalla sua ricerca sul limite e sul suo superamento, sulla casualità contenuta in forme precisamente definite, sul razionale e l’irrazionale, a Napoli si è confrontata con una profonda ricerca sul “Vuoto” in una città dove il vuoto è qualcosa di lontano dall’esperienza quotidiana (visiva e percettiva) e di cui spesso si ha paura.
Il lavoro di mappatura è stato possibile grazie all’incontro con le persone e le organizzazioni che hanno parteciperanno agli eventi e le esplorazioni, dei luoghi a cui sono legate esperienze vissute, memorie, emozioni, che rappresentano un vuoto.
Tre grandi sculture traducono questa esplorazione: un parcheggio scavato in una cava, una basilica intrisa di silenzio e un complesso monumentale dove il tempo sembra immobile. Le forme sono il risultato di incontri, storie e percezioni in continuo mutamento.
La presentazione di Amor Vacui si inserisce nel programma culturale 2025 curato da Nicola Ciancio per SuperOtium (progetto di Nicola Ciancio e Vincenzo Falcione). Il tema di questa stagione è “Ricami”, una metafora che richiama la delicatezza e la cura di ciò che rimane dopo un viaggio o un incontro.
Come per la residenza la restituzione dell’opera vedrà coinvolta una fitta rete di realtà locali legate al mondo dell’arte della cultura: Altofest, Attiva Cultural, l’Arsenale di Napoli, Open House Napoli, Silent Art Explorer, Studio Cervo, Underneath the Arches/AquaAugusta.
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Martina Merlini, Bologna (1986), è un’artista italiana attiva a Milano.
Il suo lavoro parte dall’influenza della grafica anni ’60 e ’70, dalle forme semplici e funzionali dei loghi e dei pattern di quegli anni; passa per la grafica editoriale e risente dell’impronta imposta dalla progettazione di spazi espositivi, ponendosi, in ultima analisi, con una produzione artistica in costante evoluzione. Le sue opere spaziano dalla scultura alla grafica, dal muralismo alla land art e raccontano il suo rapporto armonico con la natura. Martina esplora nuove tecniche e materiali – sviluppando e affinando la sua tecnica negli ultimi anni attraverso l’uso di cera e smalto su supporti poveri come legno e carta – che riflettono la sua ricerca dell’equilibrio formale e dell’armonia geometrica, e cercando allo stesso tempo di definire una crudezza che ricorda la tipica casualità della natura, ma anche le regole invisibili che la attraversano.
Le opere di Merlini sono state esposte in tutta Europa e negli Stati Uniti, in Messico, Australia e Brasile. Ha partecipato a diversi eventi e festival, tra cui Living Walls, il primo festival di street art realizzato da donne, ad Atlanta, negli Stati Uniti nel 2012; ha preso parte al prestigioso Le Mur di Parigi nel 2015; ha realizzato una residenza a Queretaro, in Messico, in collaborazione con la Galerie Libertad nel 2017 e un progetto con il Consolato italiano in Brasile e il Museu Naciolal de Belas Artes di Rio de Janeiro nel 2019.
SuperOtium è una casa nel cuore di Napoli, fondata da Nicola Ciancio e Vincenzo Falcione, pensata per accogliere turisti, artisti, viaggiatori e creativi. Un luogo di incontro dove convivono residenze per artisti, incontri, mostre e l’attività̀ ricettiva, per ispirare gli artisti e i creativi e mettere in discussione gli assunti dei viaggiatori, proponendo nuove prospettive attraverso cui guardare la città. Il programma di residenze ha visto, fra gli altri, Kensuke Koike, Matilde Cassani, Massimo Uberti, Hypereden, Bianca Felicori (Forgotten Architecture), Paz Ortùzar (in collaborazione con l’istituto Cervantes di Napoli) Giovanna Silva (in collaborazione con Lorenzo Xiques), Nuvola Ravera (in collaborazione con Made in Cloister), Blase (in collaborazione con ShowDesk), Yasser Almaamoun (in collaborazione con il Goethe Institut), Khaled El Mays (in collaborazione con Edit Napoli).